Convegno Internazionale: Toponimi delle minoranze linguistiche storiche in Italia

Dal 2 al 4 luglio 2025 si è svolto a Trento il convegno internazionale Toponyms of historical linguistic minorities in Italy, ospitato presso la sede della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol. L’evento è stato promosso dalla Romano-Hellenic Division (RHD) del gruppo UNGEGN delle Nazioni Unite, insieme alla Joint ICA/IGU Commission on Toponymy, e organizzato dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento in collaborazione con la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.

Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto multidisciplinare sul tema della toponomastica delle minoranze linguistiche storiche in Italia, coinvolgendo studiosi, esperti e rappresentanti istituzionali da tutto il territorio nazionale e da altri Paesi europei. Particolare attenzione è stata dedicata all’evoluzione dei toponimi, alla loro percezione da parte delle comunità locali, nonché alla normativa vigente (L. 482/1999 e D.P.R. 345/2001) e alle sfide legate alla standardizzazione e al riconoscimento ufficiale dei nomi di luogo nelle lingue minoritarie.

Durante le tre giornate, le sessioni hanno affrontato la situazione della toponomastica minoritaria nell’Italia meridionale e settentrionale, con interventi su lingue come l’Arbëreshë, l’Occitano, il Sardo, il Grecanico, il Ladino, il Cimbro, il Mòcheno, lo Sloveno, il Friulano e molte altre. Sono state inoltre organizzate due tavole rotonde con studiosi e rappresentanti di istituzioni e associazioni culturali, che hanno approfondito il ruolo della toponomastica nella tutela delle identità linguistiche locali e nella costruzione della memoria collettiva.

Il convegno si è concluso con una visita culturale a Luserna, borgo appartenente alla minoranza cimbra del Trentino, offrendo un’esperienza diretta delle pratiche di salvaguardia linguistica e toponomastica sul territorio.

Il direttore del GREAL, prof. Gianluca Casagrande, presente alla conferenza in veste di Chair della RHD dell’UNGEGN, ha sottolineato il valore di iniziative come questa nel promuovere la ricerca scientifica e il dialogo tra accademia, istituzioni e comunità locali per la valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale italiano.

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